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19/12/2014

Ha detto che devi morì



La relatività ci insegna che ciò che conta è il sistema di riferimento.
Allora nel sistema di riferimento "vita media" io sono una donna di mezz'età, per un anziano sono "ancora giovane", per mia figlia sono "abbastanza vecchia" ma per il mondo del lavoro io sono "già morta" oppure "non esistente".

Dunque mi trovo a vivere, se questo si può chiamare vivere, in piena schizofrenia.
Mi sento giovane ed energica, sento e so che potrei dare tanto, ma mi trovo intrappolata in un'anagrafica impietosa, con la quale mio malgrado mi trovo a fare i conti (sempre in rosso) e che alla lunga finisce per definirmi.

E così oggi, a 46 anni, non sono più giovane ed energica, nemmeno entusiasta, nemmeno indefessa lavoratrice.
Oggi sono morta, o sarebbe più opportuno che lo fossi.

La cosa ridicola?
Che per le agenzie che si occupano di trovare un'occupazione agli anziani sono troppo giovane.
Altro che Terra di Mezzo.

Panda revelation!

28/11/2014

Grazie, ma faccio da sola


Mi sono imbattuta in un articolo (qui) che riporta un fatto accaduto in Germania, dove i genitori di una bambina che si è rifiutata per due volte di partecipare alle lezioni di educazione sessuale a scuola (parte del programma scolastico), sono stati multati di 50€ ciascuno (secondo quanto previsto dalla legge) e dal momento che si sono rifiutati di pagare devono affrontare il carcere (si tratta di 24 ore; il padre le ha già scontate, la madre sembra lo dovrà fare al termine dell'allattamento del suo nono figlio).

Nonostante il mio pregiudizio negativo nei confronti del tono dell'articolo e nonostante io abbia l'impressione che questi genitori siano un po' bigotti (loro dicono di non essere cattolici, ho dei dubbi...), non mi sento di dissentire del tutto con la principale obiezione da loro riportata "Il nostro obiettivo è fermare la sessualizzazione precoce dei bambini."

Ora...
Premesso che io adoro il sesso, che lo ritengo magnifico, fonte di gioia e felicità altissime e credo che non ci sia nulla di sporco o lascivo nel sesso se praticato con rispetto e con serenità (ci metto anche l'amore, ma questo è soggettivo), penso comunque che sia una pratica intima, che sia un rapporto speciale con noi stessi (che si pratichi da soli o in coppia o in trio o whatever) e che vada raccontato con la stessa delicatezza che usiamo quando insegniamo ai bambini a vivere i propri sentimenti e le proprie emozioni.

Credo che sia fuori luogo, eccessivo e inutile insegnare (come afferma l'articolo, quindi presupponendo che sia vero) come soddisfare una donna omosessuale con la lingua, o come masturbarsi, soprattutto a bambini di 10 anni, quando la pubertà fa capolino portando con sé tanta confusione.

Credo invece che sia molto importante insegnare che il proprio corpo è bello, che non bisogna vergognarsene, che il sesso è bellissimo, che il piacere è bellissimo, che bisogna ascoltarsi, conoscersi e accettarsi. Che innamorarsi è bellissimo, non importa di chi. E poi è fondamentale insegnare la prevenzione dalle malattie e spiegare come si possono trasmettere, i metodi anticoncezionali e soprattutto come dire "NO".

Tutto il resto trovo che sia francamente gratuito e ognuno deve avere il piacere della scoperta, la complicità con il proprio partner è fatta anche di questo, di scoperte e divertimento.
Diamo ai nostri figli tutte le informazioni utili a che la sessualità venga vissuta con gioia, ma lasciamo che scoprano da soli cosa possono farci con il loro corpo, magari non a 10 anni dalla voce di una maestra come se fosse parte dei compiti a casa.

Panda revelation!

20/05/2014

Sono una nuvola nera

Procioni, foche, leoni marini, pipistrelli, picchi, stambecchi, tartarughe, cavalli, delfini, tigri, lupi, gechi, boa, salamandre, rinoceronti, miriadi di anfibi e insetti... e da oggi anche il puma dell'Est degli Stati Uniti. Tutte specie estinte da quando i miei deliziosi piedini calcano il derelitto suolo della grande Madre Terra.

Non che avessi progetti per il puma dell'Est degli Stati Uniti o per la salamandra di Vattelapesca, ma sapere che da quando sono al mondo così tanti animali hanno cessato per sempre di esistere, mi crea un certo pruritino della coscienza.

Il maschio della mia specie con il quale condivido la vita, e non solo quella, ostenta da un paio d'anni una maglietta di quelle politiche che recita "Anche se voi vi credete assolti, siete lo stesso coinvolti. Fabrizio De André".
Ecco... più che un riferimento politico, ci leggo la dannazione del nostro tempo, siamo tutti colpevoli, chi più chi meno scajolamente, ma comunque tutti colpevoli.

La nostra specie maledetta e protetta. Mai che si estingua il lupo di Wal Street o il caimano di Arcore.
Avrei anche visto di buon'occhio l'estinzione della zanzara, la cui funzione nell'ecosistema resta per me insondabile mistero, invece mi tocca pensare al puma, questo bel micione qua sotto.

Un cougar.

Mi sento in colpa di appartenere a una specie cannibale, violenta, parassita, infestante, egoista e incapace di andare oltre il possesso e il benessere personale.

Certo, nella storia della vita le specie si estinguono, si trasformano, ne nascono di nuove. È così, è utile. Solo che quando a richiamare nell'oblio non è Madre Natura, allora c'è qualcosa di profondamente distorto nella percezione dei valori.

Esercizio: guardare più volte al giorno il muso fiero e morbido del signor puma e ricordarsi di essere solo dei panda, non degli dei.

Panda revelation!

24/04/2014

Le assenze dei blogger, o almeno di questa blogger

Il luogo ideale, la scrivania di legno tarlato, vecchia, che odora di tempi passati e che ha raccolto tante storie: di gomiti poggiati, di posate tintinnanti, di sguardi sbiechi, di fogli pieni di parole e di idiomi strampalati.
È una splendida giornata di sole, i raggi che ti coccolano la schiena e la luce magnifica che rende tutto pacifico e sorridente.
Il computer ti guarda, a immaginarlo avrebbe la barretta verde su fondo nero che lampeggia, come in War Games, in attesa che tu agisca. E tu non agisci. Ci provi, in verità, e desisti più volte al giorno. Durante la notte ogni tanto ti sembra finalmente di avere avuto l'ispirazione giusta, di avere letto la soluzione lì in fondo, poi al mattino ti senti scema e ti autoliquidi con un bel "Yeah, right!".
Lo sai perché, e forse è questo che dovresti dire, che vorresti dire.
Che non si può scrivere nulla quando tutto ciò che si ha da dire sono brutture.
Tot ziens.

Panda revelation!

14/02/2014

LifePorn, sicuri?

Fioccano come neve in Islanda: FoodPorn, CloudPorn, SunsetPorn, WaterfallPorn, LandscapePorn, kitchenfriendshipsolemareamorequalunquecosaPorn basta che sia Porn.
Porn... cioè sfacciato, esagerato, con le gambe aperte e il membro dritto, in perenne eccitazione voyeristica, perché se una cosa è molto bella, molto buona, molto forte, molto tout court allora è... porno.
Viviamo davvero nell'era dell'esibizionismo.
È tutto sempre urlato, esagerato, bellissimo o detestabile, le cose non ci piacciono più: le amiamo invece, più spesso le adoriamo anche, perché l'estremo ci libera dall'obbligo di sentire davvero qualcosa.
Odiamo, con estrema violenza, anche ciò che andrebbe solo ignorato.
Come il porno, è lì, aperto e superficiale, è tanto, è troppo.
A me piace fare fatica, mi piace quando qualcosa di bello è celato allo sguardo superficiale, mi piace scoprire, mi piace non capire, mi piace cercare, mi piace rimanere a lungo ad osservare, mi piace farmi rapire, incantare.
L'estasi, la sospensione, la contemplazione, queste emozioni non sono Porn, perché sono lente, avvolgenti e morbide. Sono emozioni erotiche.
Mi piacerebbe riscoprire il gusto della vita erotica al posto della vitaPorn, sì perché ci si cade facile nella vitaPorn, nello sguardoPorn, nell'apprezzamentoPorn.
Compito a casa: fermarsi e osservare, be erotic!

Panda revelation!



31/12/2013

PANDAUGURI

Auguro a tutti che il nuovo anno sia sereno e felice e che troviate un panda lì dentro, magari nascosto, magari neonato, magari vecchietto.
Che sia un panda vero, di quelli travestiti da orca o con le orecchie verdi e il naso storto.
Che sia un panda bisognoso, soddisfatto, generoso, profumato, morbido, ibrido, piccolo, indesiderato, amato, sognato, sconosciuto.
Un panda insomma.
Ci siamo capiti, no?
Pace a tutti, con amore, sempre





Panda revelation!